Duecento lavoratori del polo torinese del lusso di Fca verranno spostati a Mirafiori. Nello stabilimento di Grugliasco, nel corso del 2015, la produzione è calata di quasi il 30%, e c’è stato un ricorso alla cassa integrazione di analoga intensità. Con i 200 che nelle prossime settimane verranno spostati a Mirafiori l’organico passerà dalle oltre 2.500 persone del picco raggiunto a luglio2015, apoco più del 1.700 attuali, cioè il 32% in meno.
Secondo il segretario provinciale della Fiom-Cgil, Federico Bellono da queste operazioni non ci si può che aspettare una riduzione della cassa integrazione. Tutte ipotesi, denuncia Bellono, “dato che comunicazioni ufficiali da parte di Fca non ce ne sono.”
“Perla Carrozzeria di Mirafiori – continua il sindacalista Fiom – sarebbe positivo che alla scadenza dell’attuale cassa integrazione straordinaria si andasse verso i contratti di solidarietà, che consentirebbe a tutti di lavorare almeno il 30% dell’orario, superando il sistema attualmente in vigore che costringe circa 2.000 lavoratori alla cassa a zero ore: sistema che avrebbe già potuto essere superato in questi mesi come noi abbiamo ripetutamente ma inutilmente richiesto. È bene sapere, a questo riguardo, che, con la nuova normativa, anche la cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione obbligherebbe Fca a garantire comunque a tutti dal 2017 il 20% minimo di ore lavorate. Si tratta quindi – continua Bellono – di un quadro ancora indefinito, dove un punto però non può essere sottaciuto: lo spostamento ormai massiccio di lavoratori da Grugliasco a Mirafiori e l’auspicabile ricorso ai contratti di solidarietà perla Carrozzeriaconfermano la nostra richiesta di un confronto sul futuro del Polo torinese del lusso. Anche perché i contratti di solidarietà, che abbiamo sempre rivendicato in alternativa alla cassa, non presuppongono però l’esplicitazione di programmi industriali precisi, che invece dobbiamo tutti rivendicare all’azienda”.