Si è tenuto nel tardo pomeriggio del 10 dicembre a Roma, l’incontro fra Filcams, Fisascat e Uiltucs e i rappresentanti delle imprese Foodora e Glovo per affrontare il tema della continuità occupazionale dei lavoratori interessati dalla operazione di fusione fra i due players delle consegne di pasti a domicilio.
Nessun problema dal passaggio per i 21 dipendenti diretti, mentre il vero tema del confronto è stato il futuro degli 850 rider i cui rapporti di lavoro sono terminati il 30 novembre scorso.
La Filcams ha chiesto garanzie anche per loro, sia in termini di continuità occupazionale sia di tutele complessive, comprese quelle salariali.
Glovo ha dichiarato che non esclude la possibilità di assorbimento dei ciclofattorini nel suo organico, che consta di quasi 5700 addetti alle consegne che operano come collaboratori occasionali. Secondo l’azienda l’assorbimento dei lavoratori dovrebbe avvenire proprio alle condizioni applicate in Glovo, mentre in Foodora si applicava il regime di collaborazione coordinata e continuativa: le condizioni sarebbero quindi peggiori anche sotto il profilo della sicurezza e della previdenza.
Il confronto continuerà nell’anno nuovo, e questo è un aspetto non scontato e di certo positivo, in quanto alla vigilia in pochi pensavano che si aprissero prospettive di negoziazione su questo spinoso e delicato capitolo. L’incontro ha visto la partecipazione anche di un delegato sindacale di Nidil Cgil Firenze in rappresentanza di quasi 200 rider fiorentini.
TN