Autotrasportatori in schiavitù, recrutati in modo illegale e non remunerati per mesi, contratti illegali, una competizione senza regole nel settore del trasporto su strada, mancato rispetto delle regole di sicurezza: all’origine di tale sfruttamento, un’azienda europea di trasporti su cui è stata aperta, dopo 12 anni di pratiche illegali e disumane, una inchiesta giudiziaria in cinque paesi Ue e tre paesi candidati all’allargamento. Il caso è evidente, favorito dalla mancanza di coordinamento e armonizzazione sociale in materia.
La Ces e la sua affiliata, la Federazione europea dei lavoratori dei Trasporti (Eft) rivendicano che i responsabili siano condannati severamente ed esigono che l’Unione adotti un quadro regolamentare per impedire che tali sfruttamenti possano riprodursi.