“Per sapere se abbiamo fatto bene a concludere l’accordo con il Governo sulle pensioni non bisogna chiederlo ai frequentatori dei talk show, ma ai lavoratori edili di 63 anni che stanno su una gru a trenta metri, agli operai agricoli o siderurgici che lavorano dopo 40 anni in condizioni spesso infernali”. Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, al consiglio generale della Cisl di Catania.
“Aver bloccato l’aumento dell’età pensionabile per 15 categorie e ampliato la platea dell’Ape social – ha proseguito – non è stato per niente un piatto di lenticchie. Abbiamo fatto un buon lavoro, basta chiederlo agli interessati. Lasciare al ‘mare magnum’ della campagna elettorale questi temi sarebbe stato solo irresponsabile. Sono stupita che altri sindacati non valorizzino l’istituzione di due commissioni, alle quali parteciperà anche il sindacato, che definiranno l’aspettativa di vita mestiere per mestiere e separeranno anche la previdenza dall’assistenza”.
La leader della Cisl si è detta “preoccupata” per la campagna elettorale che si prevede “complicata, poco concentrata sulle questioni e sui problemi del paese e molto sulle alchimie della politica”.
“La Cisl è un grande sindacato autonomo dalla politica e non si farà tirare la giacchetta da nessuno – precisa Furlan -. Esercitare il nostro ruolo sociale significa presentare a tutti i livelli quelle che sono le priorità del paese. Questo faremo. Individueremo una agenda di priorità e le porremo a tutti i partiti politici come un elemento di confronto vero e concreto rispetto alle scelte del paese. Vediamo troppe ingerenze di populismi e di speculatori anche sui temi del lavoro, dell`industria e delle infrastrutture.”
“Ma noi non siamo per una politica dei no. Occorre far diventare la crescita e dello sviluppo un elemento di continuita, coniugando il lavoro con la tutela dell`ambiente”, ha concluso.
E.M.


























