Raffaella Vitulano
Tre le proposte lanciate da Berlusconi, accolte favorevolmente dai sindacati nell’incontro di stasera a Genova: l’istituzione di una Carta internazionale dei diritti del lavoro; l’aumento allo 0,7% del pil delle risorse destinate alla cooperazione; la possibilità, per i sindacati, di incontrare al prossimo G8 in Canada non solo il presidente in carica ma tutti gli otto capi di Stato e di governo.
Nel documento consegnato al premier, i sindacati italiani e internazionali esprimono preoccupazione per il rallentamento della crescita negli Usa, ignorata, e condizioni di peggioramento in Giappone. Sebbene alcune istituzioni internazionali – si legge – abbiano opportunamente accordato attenzione alla riduzione della poverta’, il numero delle persone che vive con meno di un dollaro al giorno e’ aumentato tra il 1987 e il 1998 per arrivare alla cifra di 1,2 miliardi’. Per questo i Governi degli 8 ‘devono riconoscere la propria responsabilita’ nella gestione dell’economia mondiale, per la sostenibilita’ economica, sociale ed ambientale della crescita’.
Tra le azioni sollecitate, quella di adottare ‘procedure d’urgenza che stimolino la crescita dei Paesi industrializzati nel 2001-2002 al di sopra del 3%’. In secondo luogo, gli 8 dovranno attivare politiche di sviluppo organiche attraverso cancellazione del debito, riforma delle istituzioni finanziarie internazionali nonche’ aumenti degli aiuti bilaterali e nuove iniziative per salute e istruzione.
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ”ha apprezzato il senso di responsabilita’ che Cgil, Cisl e Uil hanno dimostrato nell’andare a fare un confronto nel merito delle questioni piuttosto che preferire la contestazione di piazza”.Da parte degli industriali, invece, incontrati dopo i sindacati, un no ”assoluto” al lavoro minorile. Spiegando di partecipare all’incontro nell’ambito del Biac, Guidalberto Guidi, consigliere delegato di Confindustria, ha detto che le imprese internazionali riconfermeranno ”che la globalizzazione e’ una ricchezza e che il commercio mondiale crea ricchezza e uguaglianza”. ”Le attenzioni – ha detto Guidi – sono rivolte allo sviluppo compatibile, quindi al lavoro minorile, di cui parleremo con il ministro Maroni. Confermeremo il nostro no assoluto – ha concluso – al lavoro minorile”.



























