Il Bundestag, la Camera bassa del parlamento tedesco, ha approvato la controversa legge sulla riforma della cogestione, destinata a rilanciare le rappresentanze sindacali nelle imprese che negli ultimi tempi si sono viste sempre più ridimensionare. Il provvedimento – che sostituisce l’attuale normativa vecchia di 30 anni e che è ormai definitivo non avendo bisogno dell’approvazione del Bundesrat (Camera alta delle Regioni) – dovrebbe entrare in vigore entro la fine dell’anno. A favore hanno votato Spd e Verdi con l’appoggio degli ex comunisti della Pds, mentre contro si sono dette le opposizioni conservatrici Cdu-Csu e Fdp. Il ministro del Lavoro Walter Riester (Spd) – autore principale del progetto – ha definito la riforma una “decisione buona e importante”, sottolineando il suo significato per il rilancio delle rappresentanze sindacali e padronali nelle aziende, adattandole alle nuove forme di lavoro.Mentre il sindacato ha salutato il varo del provvedimento, negativa è stata la reazione degli industriali, secondo i quali la riforma costerà miliardi di marchi alle piccole e medie imprese, rischiando di provocare tagli occupazionali.
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