In occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, la Cisl rilancia la proposta per un nuovo Patto della Responsabilità comune a sindacati, associazioni datoriali, istituzioni e tutta la società, che sia “un presidio corale che renda ordinarie le buone pratiche di salute e sicurezza, fondandosi su regole comuni e su un affidamento reciproco nel rispettarle”. Una proposta che conferma l’impegno della confederazione di vai Po “per costruire un futuro in cui la tutela della vita e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori sia una priorità condivisa e agita ogni giorno. Niente ha più valore del rispetto e dell’unicità di ogni persona, di ogni vita umana”.
In una nota diffusa questa mattina, si sottolinea innanzittutto “il pensiero e il doveroso tributo” a quegli uomini e donne vittime di infortuni, malattie professionali, danni permanenti, e a coloro che, tragicamente, hanno perso la vita lavorando. “Ma il modo più autentico per onorarne la memoria è attraverso un rinnovato impegno di tutti, senza esclusioni, per un presidio sempre più solido sulla prevenzione”. Prevenzione che “non può essere praticata a intermittenza, né rincorsa solo dopo eventi drammatici: deve diventare patrimonio comune, gesto quotidiano, parte integrante della cultura del lavoro”.
È su questo convincimento che la Cisl “ha da sempre indicato nella formazione lo strumento di crescita, sviluppo e miglioramento continuo, a partire dalle scuole e lungo tutto il percorso di vita e di lavoro degli individui. Solo così la conoscenza si traduce in competenza, evitando di ridurre l’esperienza a una rischiosa scorciatoia. Accettare un pericolo, sottovalutarlo, abituarsi: significa esporsi al rischio con il conseguente rischio di un danno alla propria e all’altrui condizione di salute e sicurezza. La prevenzione, per essere davvero efficace, deve essere sentita come un’esigenza collettiva, frutto di un impegno condiviso e di un agire partecipato”. Da qui, dunque, la proposta di un nuovo Patto della Responsabilità.
In questa direzione, poi, si inserisce anche “il sostegno convinto della Cisl all’introduzione della Patente a crediti per le imprese, uno strumento di qualificazione concertata che deve diventare metodo e pratica costante per chi intende operare nel rispetto della dignità e della sicurezza del lavoro”. Fondamentale, poi, “è il ruolo dei controlli per garantire la regolarità contrattuale, la correttezza retributiva e il rispetto delle condizioni di lavoro: servono ancora più investimenti concreti in risorse e strumenti, oltre a quanto già di rilevante è stato fatto e si sta realizzando. Occorre però anche una capacità di innovazione che sappia attingere alle nuove tecnologie, alla ricerca sui rischi emergenti e a una tutela della salute capace di mettere al centro la persona, valorizzandone bisogni e specificità, soprattutto alla luce dell’invecchiamento della popolazione lavorativa.
“Da questo 28 aprile 2025, la Cisl ribadisce con forza la propria determinazione a perseguire un cambio di passo non più rinviabile: per una società più giusta, per un’economia più sostenibile, per un lavoro che sia davvero sicuro, inclusivo e dignitoso”, conclude la nota.