Durante l’iniziativa “Sogno un futuro al centro della terra. La Regione Toscana incontra i giovani imprenditori agricoli” che si è svolta oggi nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi a Firenze, sono stati presentati alcuni dati relativi all’andamento del progetto Giovanisì, nella parte relativa all’agricoltura.
Con il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 sono state finanziate 1500 attività e con il “pacchetto Giovani” del 2012 si sono insediate 360 nuove imprese agricole condotte da giovani, con un investimento della Regione di 31 milioni di euro.
Per il bando 2015 si è avuto un vero e proprio boom di domande: circa 1.761, tanto da indurre la Regione ad alzare il plafond inizialmente messo a disposizione (40 milioni di euro) e portarlo a 100 milioni. Grazie a questo saranno 793 i giovani che potranno avere le agevolazioni per mettere su un’azienda agricola in Toscana. In questo modo, 700 imprese giovanili avranno i contributi della regione e questo produrrà, nell’arco di 3 o 4 anni, un aumento dell’occupazione nel settore dell’agricoltura di circa 6 mila posti.
L’Irpet, l’Istituto Regionale Programmazione Economica della Toscana, ha svolto una ricerca sull’impatto nell’economia regionale Toscana delle misure del Programma di Sviluppo Rurale destinate ai giovani che scelgono di avviare nuove aziende agricole. Fra i dati di maggior rilievo che emergono dalla ricerca c’è il fatto che le imprese condotte da giovani mostrano maggiore produttività. In totale in Toscana sono infatti presenti circa 72 mila imprese agricole, quelle condotte da giovani (età fra i 20 e i 40 anni) sono 6600 pari al 9% del totale. La quota di produzione di queste aziende è del 16,2%, vale a dire che la produttività di questa categoria è superiore del 7% rispetto alla media di tutte le imprese agricole.
“È un fatto straordinario”, commenta il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi. “L’agricoltura tiene il nostro paesaggio. E’ molto bello che i giovani riscoprano questa attività dopo anni nei quali si è teorizzato che si facevano i soldi scommettendo in borsa. Penso che dietro questo ritorno dei giovani all’agricoltura ci siano buone prospettive per il futuro della Toscana e noi dobbiamo sostenere questi giovani”, ha concluso Rossi.



























