Gli assegni di cura non convincono Susanna Camusso. Il segretario generale della Cgil esprime la propria perplessità sulla proposta del governo di stanziare 60 milioni in tre anni per chi assiste i propri familiari malati in casa.
“Il rischio – sostiene la Camusso – e’ quello di una compensazione marginale anziché quello di un risultato positivo”. Bisognerà vedere, prima di tutto, quale sarà concretamente il provvedimento, ma avverte, questo si inserisce in quegli “interventi di tagli sull’aspetto socio sanitario del paese”.
“Il rischio – ha proseguito la leader della Confederazione – è sempre quello di uno scambio: do qualche risorsa alle famiglie e ne sottraggo altre alle reti territoriali della domiciliarità, che in questo ambito hanno un ruolo fondamentale”. “Tutti questi bonus – conclude la Camusso – alla fine rischiano di giustificare la riduzione del servizio sanitario nazionale”.
TN



























