Il 9 febbraio Cgil, Cisl e Uil saranno in piazza “per aprire una vertenza” e “il Governo deve sapere che non ci limiteremo alla protesta di piazza, che sarà una piazza piena e con tanta gente perché questo in Italia è un sindacato rappresentativo”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine di una iniziativa al Cnel, aggiungendo che con il premier Giuseppe Conte non c’è ancora in agenda un appuntamento.
“No – ha affermato Landini – non c’è nessuna data. Il Governo risponda alle richieste che i sindacati gli stanno facendo di aprire un vero tavolo di trattativa”.
Sul fronte pensioni, Landini sottolinea come “noi non siamo mai stati contrari al fatto che qualcuno potesse andare in pensione. Ma quella è una ‘quota 100’ fino a mezzogiorno: devi avere 62 anni e 28 di contributi, se ne hai 60 e 40 di contributi non ci puoi andare”.
“Noi stiamo chiedendo che si apra una vera trattativa per cambiare la legge sulle pensioni – ha proseguito – perché rimangono tutte le altre cose da affrontare: i 41 anni per poterci andare, il fatto che i lavori non siano tutti uguali, dare una pensione di garanzia ai giovani e riconoscere i disastri che sono stati fatti per le donne”.
Landini ha chiesto una “riforma vera” delle pensioni per superare la legge Fornero. “Non andiamo in piazza contro chi può andare in pensione – ha concluso – ma per cambiare un sistema che non dà la pensione ai giovani e non dà futuro a nessuno. Ci siamo battuti e abbiamo protestato anche con i governi precedenti proprio per cambiare la legge Fornero”.
e.g.