La prima giornata di sciopero generale dei metalmeccanici, che oggi ha coinvolto i lavoratori di Piemonte e Val D’Aosta, Lombardia, Veneto, Abruzzo e Molise, ha registrato oltre il 90% di adesioni.
Decine di migliaia sono stati i partecipanti alle manifestazioni regionali di oggi, che sollecitano Federmeccanica affinché abbandoni le rigidità, ascolti le ragioni dei lavoratori e le richieste dei sindacati per aprire un confronto sull’innovazione delle relazioni industriali e realizzare un contratto per tutti i metalmeccanici.
Lo sciopero è stato indetto per ribadire a Federmeccanica e Assistal che i metalmeccanici vogliono “un buon contratto per tutti i lavoratori di categoria e non solo per il 5%.”
Tra le numerose piccole e grandi aziende dove l’adesione è stata totale ci sono gli stabilimenti Gnutti di Brescia, Ars Elettronica di Cuneo, Whirlpool di Cassinetta in provincia di Varese, Alenia di Torino Caselle, Tsc di Torino, Novelis di Milano, ABB di Vittuone, Alstom Transport di Sesto S. Giovanni, Iseo Serrature di Pisogne a Brescia, Riello di Padova, Fincantieri di Venezia, Avio di Torino, Bonferrato di Venezia.
Domani toccherà alle lavoratrici e ai lavoratori di Umbria, Liguria, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia e Basilicata, mentre il 15 giugno sarà la volta di Sicilia, Sardegna e Calabria.
La mobilitazione è stata proclamata dai sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm il 24 maggio scorso nell’ambito della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, per sbloccare il negoziato avviato a novembre 2015 e ancora in stallo.




























