I lavoratori poligrafici del gruppo Caltagirone hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali di indire una giornata di sciopero del Gruppo per oggi, con iniziative territoriali a Venezia, Napoli e Roma.
Alla base della protesta le tre procedure, aperte dal Gruppo Caltagirone lo scorso 22 febbraio, di cessione di ramo d’azienda per le società de “Il Gazzettino”, “Il Mattino”, “Il Messaggero”, con la “chiara volontà politica di destrutturare il contratto collettivo nazionale di lavoro e di minare il faticoso lavoro degli ultimi due anni che le parti Istitutive hanno fatto per riportare in equilibrio il fondo di previdenza contrattuale”.
“A 77 lavoratori coinvolti in una delle cessioni di ramo, infatti – spiega la Spi Cgil in una nota- , viene proposto il passaggio al CCNL del Terziario, Distribuzione e Servizi. I rami d’azienda sono stati individuati utilizzando il potere dell’impresa, procedendo a licenziamenti individuali senza giustificato motivo e a spostamenti forzosi da una attività all’altra. Anche le attività individuate sono palesemente in contrasto con il contratto nazionale di lavoro poiché attengono alla missione produttiva del ‘quotidiano’. Il tutto si è consumato fuori di ogni regola contrattuale sottoscritta. La stessa Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) non ha partecipato all’esame congiunto sulle cessioni di ramo d’azienda fatte in Confcommercio. Lavoratori e sindacati chiedono alla FIEG di superare ogni residua ambiguità e di esprimersi chiaramente in merito al cambio di contratto dei lavoratori proposto dal gruppo Caltagirone”.




























