Il rinnovo del contratto dei lavoratori Chrysler, siglato ieri con United Auto Workers, rispetta l’impianto dell’accordo General Motors, ovvero la controparte unica scelta dai sindacati per firmare l’intesa apripista del settore. L’assistenza sanitaria dei pensionati passa a un nuovo fondo gestito dalle organizzazioni dei lavoratori e, in cambio del sensibile taglio dei costi, l’impresa verserà nel fondo 11 miliardi di dollari una tantum più un bonus per i dipendenti. L’autentica novità riguarda l’outsourcing. Il gruppo non ha potuto garantire il rientro in azienda di mansioni oggi esternalizzate, ma si impegna a non cedere le divisioni Mopar e Transport. Come contropartita, gli attuali impiegati delle due divisioni non avranno aumenti di salari e benefit e i nuovi assunti saranno qualificati come non core, addetti non essenziali, quindi soggetti a minori tutele occupazionali e buste paga dimezzate. Per Uaw si tratta di una vittoria nell’immediato, perchè garantisce il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, ma a lungo termine può rappresentare un precedente pericoloso soprattutto per gli stipendi dei giovani. (Edn)
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