Un lavoro lungo e silenzioso, durato un mese e mezzo, che ha coinvolto prima i parlamentari tarantini dei Cinque stelle, poi si e’ allargato al complesso dei due gruppi di Camera e Senato, fino a sfociare nell’emendamento che lunedi, a sorpresa, ha eliminato lo scudo penale per gli amministratori dell’Ilva. Un emendamento che, spiegano in una nota congiunta i parlamentari pugliesi del Movimento, e’ solo ”la punta dell’iceberg”. E il progetto, infatti, e’ piu’ ampio, e punta a eliminare la fabbrica dalla skyline di Taranto.
“L’emendamento soppressivo dell’immunità penale per l’ex Ilva di Taranto, approvato ieri al Senato nell’ambito del dl Crisi d’impresa, porta la firma del Movimento 5 Stelle, deputati e senatori tutti. Ciò che ad oggi si conosce è l’obiettivo raggiunto: nessun passo indietro per Taranto, i cittadini e i lavoratori del siderurgico”, si legge nella nota firmata dai deputati e i senatori pugliesi del Movimento 5 Stelle.
“Gli aspetti che fino ad ora sono rimasti giustamente nell’ombra riguardano l’impegno e il lavoro profuso per più di un mese e mezzo, concretizzatosi in numerose riunioni, prima tra tarantini, poi tra pugliesi e poi tra i due gruppi del M5S alla Camera e al Senato. È stato meraviglioso condividere le stesse idee non solo tra pugliesi ma anche con campani, siciliani, piemontesi, laziali, toscani, friulani”.
L’emendamento, concludono i parlamentari pentastellati, “è solo la punta dell’iceberg. Il lavoro è ancora molto lungo per far sì che si arrivi alla riconversione economica di Taranto e della sua provincia. Con l’immunità penale che ci lasciamo ancora una volta alle spalle, e questa volta auspichiamo definitivamente, i cittadini e anche noi potremo continuare a lavorare con fiducia per valorizzare e far crescere le risorse naturali e storiche già a disposizione a Taranto che devono essere valorizzate dallo Stato Italiano”.