I sindacati questa mattina sono scesi in piazza a Torino davanti a Palazzo Civico contro i tagli annunciati dalla giunta Appendino nel bilancio di previsione. Nel mirino della protesta la sforbiciata alle agevolazioni Tari che secondo i sindacati interesseranno oltre 36 mila famiglie torinesi e i tagli alle risorse per cultura e turismo.
“Siamo contrari a questo bilancio perchè penalizza chi è in difficoltà e non investe sul futuro della citta’” ha detto Enrica Valfrè della segreteria provinciale della Cgil torinese. Gianni Cortese segretario provianciale della Uil ha, invece, affermato “Non vogliamo che aumenti il deficit della città, ma neanche tagli lineari che colpiscono welfare e le fasce piu’ deboli della società”.
“Era stata promessa dai Cinquestelle una riorganizzazione della macchina comunale condivisa con i sindacati, ma nulla. E anche le promesse elettorali su periferie e anziani sono rimaste inevase” ha detto Domenico Lobianco della Cisl. Tutti i sindacati poi lamentano la mancanza di concertazione con le parti sociali, malgrado le promesse iniziali di tavoli condivisi. “Doveroso aderire a questa manifestazione – ha rimarcato Federico Bellono della Fiom – Se c’e’ un’ amministrazione silente nei confronti dei temi industriali e del futuro dell’auto e’ proprio questa”. In piazza con i sindacati anche alcuni esponenti delle opposizioni, che hanno abbandonato per alcuni minuti il consiglio comunale.