Pietro Ichino e altri senatori di Scelta Civica, hanno presentato un disegno di legge che contiene alcune proposte di riforma del mercato del lavoro. Secondo il senatore occorre innanzitutto ridurre drasticamente il cuneo fiscale e contributivo che fa sì che il costo del lavoro per l’azienda sia doppio rispetto alla retribuzione netta che il lavoratore percepisce. Poi occorre consentire che per i primi due o tre anni il rapporto si risolva senza controlli giudiziali sul motivo e con un costo di separazione basso per l’impresa, facendo poi crescere gradualmente questo costo negli anni successivi. Solo così, sostiene, “si può ottenere che il contratto a tempo indeterminato torni a diventare la regola, invece che l’eccezione”. Ichino propone anche una nuova disciplina del contratto a termine, che sostanzialmente lo liberalizzi entro i primi tre anni di durata del rapporto, ma lo equipari a quello a tempo indeterminato per quel che riguarda il costo di separazione.
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