Nuova battuta d’arresto il rinnovo del contratto integravo della multinazionale svedese del mobile Ikea, scaduto nel 2019 e atteso dai 7.400 dipendenti. I sindacati Filcams, Fisascat e Uiltucs riferiscono che l’azienda avrebbe respinto nuovamente respinto le proposte avanzate, “ignorando le legittime richieste dei lavoratori”. Per questo motivo è stato confermato lo stato di agitazione, con nuove iniziative di mobilitazione.
“Con senso di responsabilità – spiegano le tre sigle in una nota unitaria – abbiamo cercato di riportare l’azienda a un confronto di merito, con l’auspicio di giungere a risposte concrete alle esigenze dei lavoratori. Ikea continua ad agire unilateralmente nei confronti dei propri dipendenti, adottando una serie di iniziative che non contribuiscono certo a rasserenare il clima aziendale”.
L’azienda, aggiungono, ha respinto la proposta di procedere il confronto sulla parte economica, riconoscendo le parziali convergenze già raggiunte su maggiorazioni domenicali e pagamento della malattia, rinviando ogni discussione in merito. “Ikea dimentica che nei momenti di reale difficoltà – osservano – abbiamo dimostrato senso di responsabilità, accettando anche scelte difficili. Oggi, di fronte a un progressivo peggioramento delle condizioni economiche dei lavoratori, l’azienda rifiuta di riconoscere quanto era già previsto a budget”.