Ikea sospende in Italia la procedura di accesso ai fondi per la Cassa integrazione, inizialmente richiesti. “Nei casi in cui i nostri co-worker in cassa integrazione non abbiano ricevuto la piena retribuzione negli scorsi mesi ci impegniamo a coprire retroattivamente la differenza. Se alcuni dei nostri co-worker non dovessero essere in grado di tornare al lavoro, Ikea continuerà a garantire loro l’intera retribuzione, fino al loro completo rientro” spiega il gruppo in una nota.
“Tale decisione è stata presa da Ikea a livello internazionale in tutti i paesi in cui sono previste o sono state richieste forme di supporto al reddito poiché vogliamo rimanere fedeli alla nostra visione: creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza delle persone”, aggiunge la multinazionale in una nota.
In una situazione che appariva molto incerta, avevamo Ikea aveva “deciso di accettare il sostegno offerto dal Governo italiano, presentando, in accordo con le organizzazioni sindacali nazionali e i rappresentanti sindacali dei punti vendita, richiesta di accesso alla Cassa integrazione guadagni in deroga”. “Ora siamo entrati in una nuova fase della pandemia e siamo pronti ad affrontarla. I nostri collaboratori sono tornati al lavoro in tutti i 21 negozi in Italia, nel rispetto di tutte le misure a tutela della salute e sicurezza che non abbiamo mai smesso di adottare” chiarisce Ikea.
TN