Le imprese devono puntare sulla crescita dimensionale, coltivare l’innovazione e l’internazionalizzazione, sostenere la competizione sul mercato globale; le grandi aziende possono integrarsi con le pmi con lo scopo di creare un tessuto unico e radicarsi nella filiera; il sistema bancario e assicurativo è chiamato a intraprendere nuove iniziative, perchè i momenti di crisi sono anche le migliori occasioni di rilancio. Sono queste le priorità che Aurelio Regina, presidente designato dell’Unione degli industriali e delle imprese di Roma, ha illustrato oggi nella presentazione della giunta e del programma per il biennio 2008-2010. Introdotto dal presidente uscente, Luigi Abete, che ha sottolineato la “maggioranza fortissima” ottenuta in giunta, Regina assicura una linea di “totale continuità” con la gestione precedente perchè, spiega, “gli obiettivi non sono a breve termine, noi guardiamo almeno al 2020”. Ricorda quindi “le aree di eccellenza” già presenti nella zona di Roma, ovvero Pil, università, turismo e audiovisivo, e spiega i prossimi progetti: digitalizzazione, riduzione energetica, investimenti in ricerca e innovazione, sviluppo del sistema multimediale, impegno forte sul Mediterraneo. Una delega specifica, annuncia, è stata affidata per la preparazione dell’Expo 2015. Regina analizza lo stato della aziende e indica i punti da migliorare: bisogna aprire nuove scuole di impresa per aumentare il grado di formazione, le grandi realtà devono rafforzare quelle piccole, ovvero “fare da traino alle pmi e aiutarle ad affacciarsi all’estero”, occorre rivedere il sistema del credito per sciogliere il nodo della scarsa liquidità. Proprio sulle banche, infatti, sarà avviato un comitato permanente per definire i prossimi passi. L’Unione ha scelto inoltre di attivare cinque comitati strategici su temi che meritano particolare attenzione e approfondimento: attrazione di investimenti esteri, rapporti associativi e sviluppo, Uir femminile e plurale, turismo e infrastrutture dedicate, sicurezza sul lavoro. Parlando degli infortuni, Regina annuncia che vuole collaborare con i sindacati e si impegna personalmente: “Serve uno sforzo diretto e come presidente me ne prendo carico”. Un altro pensiero è riservato alle forze politiche, considerando i recenti cambiamenti che hanno investito il Paese: gli industriali restano autonomi, non hanno una visione di parte, ma vogliono dialogare con qualunque governo nazionale e locale per condividere i propri obiettivi. Coinvolgere tutte le aziende, anche quelle pubbliche, rendere competitivo chi ancora non lo è; uno spirito inclusivo, quello della nuova gestione, e per ribadirlo Regina sceglie un esempio attuale: “La nostra prima assemblea sarà a Cinecittà, ma avrei voluto farla in un hangar di Alitalia”.
8 ottobre 2008
Emanuele Di Nicola
























