“Abbiamo la fortuna di avere un investitore in un’area del paese che è importante, del Mezzogiorno, a Taranto, che si impegna a mettere a posto in chiave ambientale e in chiave economica l’industria, lo stabilimento siderurgico di Taranto. Noi invece lo spaventiamo e se mai lo arrestiamo pure. Mi sembra un capolavoro che solo in un Paese come questo può essere oggetto di dibattito”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, intervenendo a Taranto all’assemblea di Federmeccanica, riferendosi alla questione dello scudo penale per l’Ilva.
“Questo governo – ha detto ancora il presidente degli industriali- chiarisca deve se vuole portare alla paralisi dell’industria italiana, o se pensa che la questione industriale sia un elemento centrale per questo Paese”.
All’assemblea ha preso parte anche l’ad di ArcelorMittal Italia, Matthieu Jehl, che ha ricordato come l’azienda sia impegnata a migliorare le prestazioni ambientali di Taranto e a rispettarne l’ambiente, ma, ha sottolineato, “non possiamo essere ritenuti potenzialmente responsabili per problemi che non abbiamo causato e che ci siamo impegnati a risolvere. Non è una questione di immunità, noi tutti qui siamo responsabili delle nostre azioni. Si tratta delle tutele legali necessarie a permetterci di realizzare il piano ambientale”.
Intanto, Taranto si prepara a ricevere, con un sit in di protesta, lunedi, ben 6 ministri dei 5Stelle, che dovranno fare il punto sul Contratto istituzionale di sviluppo.



























