Hanno molto da raccontare i dirigenti che hanno costruito la Cisl in Lombardia. Storie personali con parecchi tratti comuni, storie d’organizzazione vissute con intensità e passione. Dalle difficoltà iniziali al successo della contrattazione aziendale, dalle conquiste dell’autunno caldo alle delusioni del ripiegamento successivo. Molto è stato seminato, qualcosa si è perso, ma tanto è rimasto. Tra coloro che hanno guidato il sindacato lombardo in quegli anni è diffusa la convinzione che il patrimonio ideale e culturale della Cisl sia diventato sostanza per l’intero movimento sindacale. In molti casi, prima criticato e poi fatto proprio anche dalla Cgil.
Sono numerosi gli intervistati dei quali diamo qui ricordi e riflessioni. Insieme tracciano un cammino lungo più di trent’anni. Anni che hanno visto crescere e rafforzarsi il sindacato nuovo. Che hanno conosciuto il progetto per la costruzione di un sindacato unitario, ma anche il rischio di una drammatica rottura della Cisl. Le voci riportate fanno perno sul periodo a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, gli anni caldi del sindacalismo italiano. In campo ci sono più generazioni di sindacalisti cislini. Non mancheranno i contrasti, ma sui grandi temi dell’autonomia e dell’incompatibilità, dell’unità sindacale e dell’unità della Cisl i sindacalisti lombardi si troveranno sempre, con poche eccezioni, dalla stessa parte.
Costantino Corbari, giornalista, scrittore, documentarista si occupa del mondo del lavoro e del sistema delle imprese. Tra i suoi scritti: Lo sciopero di Giacomo, Periplo Edizioni, Lecco 1995; Il beato fumatore, Periplo Edizioni, Lecco 1998; Maria non balla, Comedit, Milano 1999; Il ferro inutile, Ferrari, Clusone 2002; Memorie in tuta blu, Edizioni lavoro, Roma 2005. Sempre per Edizioni Lavoro, con Guido Baglioni, nel 2006 ha pubblicato Autonomia e contratti e, nel 2008, con Angelico Corti, Angeli senza ali. Per BiblioLavoro ha pubblicato nel 2007 Dall’oratorio alla fabbrica, nel 2008 Affettato misto, nel 2010 La Fabbrica sul lago, nel 2013 I motori di Milano e nel 2014 Non serve stare sui tetti.