Potrebbe saltare la profonda innovazione portata alla struttura retributiva dai dirigenti d'azienda industriale con l'ultimo rinnovo contrattuale. La Federmanager aveva deciso con Confindustria di non procedere più alla definizione dei normali minimi retributivi, come in tutti i contratti di lavoro, ma di stabilire una retribuzione minima al di sotto della quale non potesse andare chiunque aveva almeno sei anni di anzianità. Era invece stato deciso che per tutti si sarebbe proceduto in azienda in via individuale alla definizione di un bonus legato strettamente ai risultati ottenuti sul lavoro.
Una innovazione che era stata accettata dai dirigenti con molti mugugni e aperte critiche, ma che la Federmanager aveva portato avanti con convinzione per dare in questo modo sempre più spazio di manovra e autonomia ai dirigenti, per evitare che divenissero dei superquadri, ben pagati, ma senza reale autonomia. Il punto è che la gran parte delle aziende, le medie, ma soprattutto le piccole non hanno dato seguito al mandato contrattuale, non hanno negoziato questo bonus con i loro dirigenti. Non che non ci siano stati aumenti retributivi in questi anni, anzi sono stati dati come al solito con larghezza, ma sempre in via unilaterale.
In questo modo è saltato il nesso con i risultati e quindi è venuto meno il presupposto dell'autonomia, non riconosciuta, quindi non retribuita. I dirigenti sono tornati a essere i più pagati dei dipendenti, ma sempre dipendenti. Una serie di indagini, prima a tappeto, poi a campione, hanno messo in luce proprio questo, il profondo disinteresse delle aziende di modeste dimensioni verso una reale autonomia dei dirigenti. Proprio nelle aziende, le più piccole, che più invece avrebbero bisogno della capacità dei dirigenti per affrontare il mare alto della globalizzazione. Un problema di cultura industriale, spesso alla base del nanismo delle imprese.
La Federmanager non ha ancora deciso se al prossimo rinnovo contrattuale, ormai alle porte, tornare al vecchio sistema retributivo o insistere. Vorrebbe trovare un sistema che incentivi le aziende a questa contrattazione diretta, in modo da salvare il nuovo sistema e la filosofia di autonomia che lo sorregge. Ma non è facile né trovarlo, né convincere le aziende ad adottarlo.
Massimo Mascini


























