“È assurdo e non più accettabile continuare a morire come cinquant’anni fa. Siamo dinanzi a un dramma: aumentano i morti sul lavoro, gli infortuni e le malattie professionali. La salute e la sicurezza è considerata ancora un costo e non si investe in termini pubblici sulla prevenzione”. Così in una nota il segretario generale della Cgil Maurizio Landini in merito ai dati presentati quest’oggi dal presidente dall’Inail, Massimo De Felice.
“Purtroppo – prosegue – anche in questo campo c’è un problema di carenza di investimenti, e quando ciò accade prevale l’idea che pur di lavorare va bene qualsiasi condizione, questo non è assolutamente accettabile”. “Le imprese devono cambiare registro e iniziare a investire su prevenzione e sicurezza, mentre le Istituzioni pubbliche su controlli, ispezioni e nei servizi di medicina del lavoro. Contemporaneamente – conclude Landini – c’è bisogno di favorire una cultura della sicurezza, ostacolata oggi anche dalle condizioni precarie di lavoro”.
TN