La Basilicata vuole giocare d’anticipo sul progetto Fabbrica Italia della Fiat, realizzando una rete tra le imprese dell’automotive che ruotano intorno allo stabilimento di Melfi (Potenza), con un duplice obiettivo: rafforzare la produzione e l’innovazione tecnologica, realizzando quindi prodotti maggiormente competitivi e a un costo inferiore, e “preparare il terreno” all’iniziativa che il gruppo torinese ha portato a Pomigliano d’Arco e a Mirafiori.
Sono queste, in sintesi, le caratteristiche principali di “ReteAutosudItalia”, il progetto per una filiera di rete tra le imprese lucane dell’indotto Fiat, presentato stamani a Potenza, nel corso di un convegno che si è svolto nella sede di Confindustria. In Basilicata il settore automotive è costituito da 50 imprese di fornitura, in cui lavorano 3.873 persone con un fatturato di 1,15 miliardi di euro nel 2009 (per le sole produzioni effettuate sul territorio): si tratta per lo più di piccole aziende, a servizio di uno stabilimento che nel 2010 ha assemblato 243 mila automobili.
Il progetto di rete nasce quindi dalla necessità di aumentare la produttività dell’indotto (in relazione agli obiettivi di produzione delineati dalla Fiat fino al 2014) mantenendo competitivi i prezzi anche con l’accesso a finanziamenti europei per l’innovazione, “che si possono ottenere solo con progetti di rete – ha spiegato il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Carrano – per allargare i confini ai mercati internazionali e cogliere le opportunità di espansione prospettate dal gruppo torinese, dando un input di anticipo alla Fabbrica Italia e proponendo l’idea anche alle imprese campane e pugliesi”. La Fiat, attraverso il rappresentante dell’ufficio acquisti, Francesco Rondinelli, ha giudicato positivamente il progetto, anche perché “si compra dove si produce – ha spiegato – e serve un approccio più dinamico e collaborativo della filiera automotive”. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu


























