“Un risultato molto importante quello raggiunto oggi con la firma del contratto dell`industria alimentare sia per l’aumento economico che per il contrasto alla precarietà”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Per il leader di corso d`Italia “l`aumento salariale di 280 euro in quattro anni, di cui oltre il 60% nei primi 14 mesi, fa crescere il potere d`acquisto ben oltre l`inflazione”.
Landini aggiunge che è “significativo anche il contrasto alla precarietà. Sono dimezzate le percentuali dei contratti a termine, in somministrazione e staff leasing, con una percentuale unica del 25%. Nel contratto, inoltre, è prevista una riduzione dell`orario di lavoro e importanti miglioramenti anche per la formazione, l`apprendistato e la sicurezza. Si riconquista, finalmente, un unico contratto per tutta l`industria alimentare.
Ora, l`ipotesi verrà sottoposta al voto certificato dei lavoratori. Consideriamo importante l`intesa raggiunta anche alla luce degli oltre 12 milioni di lavoratori che rivendicano il rinnovo del contratto in questo 2024”.