• Today is: venerdì, Dicembre 8, 2023

Industria, Istat: a luglio produzione -0,7% su mese, -2,1% su anno

redazione
Settembre11/ 2023

L’Istat comunica che luglio 2023 si stima una diminuzione dello 0,7% dell’indice destagionalizzato della produzione industriale rispetto al mese precedente. Nella media del periodo maggio-luglio il livello della produzione aumenta dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti.

L’indice destagionalizzato mensile, si legge nella nota dell’Istituto di statistica, cresce su base congiunturale solo per l’energia (+3,7%), mentre cala per i beni intermedi (-0,5%), per i beni strumentali (-1,5%) e per i beni di consumo (-1,6%). Al netto degli effetti di calendario, a luglio 2023 l`indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 2,1% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21, come a luglio 2022).

Tra i principali settori cresce solo quello dei beni strumentali (+3%), diminuiscono, invece, i beni di consumo (-3,7%), l’energia (-4,0%) e i beni intermedi (-4,5%). I soli settori di attività economica che presentano variazioni tendenziali positive sono la fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,1%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+5,8%) e la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+0,4%). I settori rimanenti sono tutti in flessione; quelle più ampie si registrano nell’industria del legno, della carta e della stampa (-12,3%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-10,8%) e nell`attività estrattiva (-10,1%).

“Dopo due mesi di crescita congiunturale l’indice destagionalizzato della produzione industriale registra, a luglio, una diminuzione – è il commento dell’Istat -. Questa è diffusa ai principali comparti, con l’esclusione dell’energia. È, tuttavia, lievemente positivo l`andamento congiunturale complessivo nella media degli ultimi tre mesi. In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, l’indice generale è in flessione. Guardando ai principali raggruppamenti di industrie si osservano cali diffusi (ad esclusione dei beni strumentali), più marcati per l’energia e i beni intermedi”.

e.m.

redazione