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Industria, Istat: a novembre fatturato fermo su mese, ordini -0,3%

redazione
Gennaio22/ 2020

A novembre l’Istat stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, rimanga invariato rispetto al mese precedente. Tuttavia, nella media degli ultimi tre mesi l’indice complessivo è cresciuto dello 0,2% rispetto alla media dei tre mesi precedenti. Gli ordinativi registrano a novembre una flessione congiunturale dello 0,3%, mentre nella media degli ultimi tre mesi sui precedenti tre sono aumentati dello 0,9%.

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di novembre 2018), prosegue l’Istituto, il fatturato totale cresce in termini tendenziali dello 0,1%, con un incremento dello 0,6% sul mercato interno e un calo dell’1,2% su quello estero. In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi, invece, diminuisce del 4,3%, con riduzioni su entrambi i mercati (-2,2% quello interno e -7,3% quello estero).

“L’indebolimento della domanda estera determina, a novembre, un arresto della crescita congiunturale del fatturato dell’industria che tuttavia, su base trimestrale, segna un risultato positivo”, commenta l’Istat, aggiungendo che “la crescita trimestrale è determinata dalla più vivace dinamica del mercato interno e, con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, dalla crescita dei beni di consumo (sia durevoli che non durevoli)”.

“Al netto della componente di prezzo, il settore manifatturiero evidenzia una variazione congiunturale nulla su base mensile e una modesta crescita su base trimestrale”, aggiunge l’Istituto.

La dinamica congiunturale del fatturato, rileva l’Istat, è sintesi di una crescita del mercato interno (+0,3%) e di una riduzione di quello estero (-0,4%). Per gli ordinativi la flessione congiunturale riflette un modesto risultato positivo delle commesse provenienti dal mercato interno (+0,1%) e un calo di quelle provenienti dall’estero (-0,7%).

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, gli indici del fatturato a novembre segnano un aumento congiunturale solo per i beni strumentali (+1,6%). Risultati negativi si registrano per tutti gli altri raggruppamenti: -0,2% per i beni di consumo, -0,7% per i beni intermedi e -2,9% per l’energia.

Quanto al comparto manufatturiero, l’industria farmaceutica registra la crescita tendenziale più rilevante (+6,5%), mentre il settore della raffinazione del petrolio mostra il risultato peggiore (-11,5%).

La maggiore crescita tendenziale degli ordinativi si registra nel settore dei macchinari e delle attrezzature (+9,1%), mentre il calo più marcato si rileva nell’industria delle apparecchiature elettriche e non (-25,7%).

E.G.

redazione