Gli industriali di Torino sono rammaricati ma capiscono la decisione della Fiat di lasciare Confindustria.
“Prendo atto con rammarico – dice il presidente dell’unione industriale di Torino, Gianfranco Carbonato – che la Fiat ha dato seguito alle intenzioni manifestate nei mesi scorsi, di uscire dal sistema confederale a partire dal 1 gennaio 2012. Mi rendo tuttavia conto che un’azienda come la Fiat, che opera in un contesto globale e di esasperata competizione e forti turbolenze, abbia l’esigenza di un sistema di relazioni industriali moderno, autonomo, e flessibile”.
“Come Presidente degli industriali torinesi – aggiunge Carbonato – apprendo invece con una certa soddisfazione due aspetti positivi per il nostro territorio. Il primo è la conferma dell’investimento a Mirafiori, con un prodotto moderno, di elevato livello tecnologico e ad alto valore aggiunto. Si tratta della concreta dimostrazione che la Fiat crede nell’Italia e continua ad impegnarsi nella nostra città. Il legame con Torino e con il suo sistema di fornitura si rinsalda, dando nuove prospettive a tutta la filiera dell’auto”.
“Il secondo – continua Carbonato – riguarda l’associazione degli industriali torinesi, con la quale Fiat intende mantenere un rapporto di collaborazione, apprezzando la professionalità dei suoi servizi e la capacità di rappresentare le istanze delle imprese. Continueremo quindi, anche in futuro, ad essere vicini alla principale azienda industriale italiana alla quale ci lega non solo un rapporto storico, ma una comune visione sulla necessità di un forte rilancio dell’industria manifatturiera nel nostro Paese”.