La Francia chiuderà il 2003 con una crescita del suo Pil dello 0,2%, una delle più deboli degli ultimi 50 anni, con la prospettiva di ritrovare però nel primo semestre del 2004 un’espansione superiore al 2%. Sono queste le ultime previsioni dell’Insee, l’ufficio centrale di statistiche, che già si attende a un’accelerazione nel secondo semestre del 2003, con un quarto trimestre che viaggia al ritmo dello 0,6% dopo lo 0,4% di quello precedente.
Secondo la nota congiunturale, la ripresa è in gran parte legata dalla schiarita del contesto internazionale che già si è fatta sentire con un aumento delle esportazioni francesi a partire dell’estate. La tendenza, precisa l’Insee, è che la Francia segua «un’evoluzione vicina a quella della media della zona euro e ritrovi una crescita vicina alla sua tendenza a lungo termine (da 2 al 2,5%)» nonostante una ripresa lenta degli investimenti e un aumento modesto dei consumi. La ripresa però, avverte l’Insee, potrebbe essere ostacolata sia dall’euro forte sia da un aumento dei tassi di interesse al di qua e al di là dell’Atlantico.
L’Insee prevede infine un tasso di disoccupazione del 9,8% della popolazione attiva alla fine del 2003 che rimarrebbe invariata nella prima metà del 2004. L’inflazione, superiore al 2% alla fine del 2003, dovrebbe già scendere al di sotto del 2% nel primo trimestre.
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