Nel 2023, in Italia sono in condizione di povertà assoluta poco più di 2,2 milioni di famiglie (8,4 per cento del totale delle famiglie residenti rispetto all`8,3 per cento nel 2022), per un totale di quasi 5,7 milioni di persone (9,7 per cento). Lo rileva l’Istat nel rapporto “Noi Italia 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo Edizione 2025”.
“I minori colpiti dalla povertà assoluta sono quasi 1,3 milioni, appartenenti a circa 748 mila famiglie – prosegue -. Gli stranieri in povertà assoluta sono oltre 1,7 milioni, con un`incidenza della povertà assoluta tra gli stranieri pari al 35,1 per cento, valore di oltre quattro volte e mezzo superiore a quello degli italiani (7,4 per cento)”.
Sempre nel 2023, sono invece in condizione di povertà relativa oltre 2,8 milioni di famiglie (10,6 per cento del totale delle famiglie residenti), per un totale di 8,4 milioni di persone (14,5 per cento, in crescita rispetto al 14,0 per cento dell`anno precedente). Nel 2023 l`incidenza della povertà relativa familiare è stabile in tutte le ripartizioni territoriali, mentre a livello individuale si registra un peggioramento nel Nord-ovest (10,1 per cento, era il 9 per cento nel 2022). Le regioni che registrano i valori più elevati dell`incidenza della povertà relativa familiare sono: Calabria (26,8 per cento), Puglia (22,3 per cento) e Campania (21,2 per cento); mentre Trentino-Alto Adige/Südtirol (4,9 per cento), Toscana (5 per cento) e Veneto (5,2 per cento) presentano i valori più bassi”.