L’Istat comunica che dopo il calo di maggio (-0,8%) la stima dei disoccupati a giugno aumenta dello 0,9% (+27 mila).
L’aumento è attribuibile agli uomini (+2%) a fronte di un lieve calo tra le donne. Il tasso di disoccupazione è pari all’11,6%, in aumento di 0,1 punti percentuali su maggio.
In lieve calo il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), che è pari al 36,5%, in calo di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. Tocca il livello più basso a partire da ottobre 2012.
Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 9,8% (cioè meno di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza risulta invariata rispetto a maggio.
La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a giugno diminuisce dello 0,4% (-51 mila), proseguendo il calo dei tre mesi precedenti. La diminuzione riguarda uomini e donne. Il tasso di inattività scende al 35,1% (-0,1 punti percentuali) ed è il valore più basso toccato dall’inizio delle serie storiche.
Per quanto riguarda la stima degli occupati, sempre relativamente a giugno, l’Istat rileva un aumento dello 0,3% (+71 mila persone occupate), proseguendo così la tendenza positiva già registrata nei tre mesi precedenti (+0,3% a marzo e ad aprile, +0,1% a maggio). Tale crescita è attribuibile sia alla componente maschile sia a quella femminile e riguarda gli indipendenti (+78 mila), mentre restano sostanzialmente invariati i dipendenti. Il tasso di occupazione, pari al 57,3%, aumenta di 0,1 punti percentuali sul mese precedente.
I movimenti mensili dell’occupazione determinano nel secondo trimestre un consistente aumento degli occupati (+0,6%, pari a 145 mila unità) rispetto al primo trimestre, con segnali di crescita diffusi sia per genere sia per posizione professionale e carattere dell’occupazione.
Su base annua si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati: +1,5%, pari a +329mila unità. La crescita tendenziale è attribuibile sia ai dipendenti (+1,4%, pari a +246 mila) sia agli indipendenti (+1,5%, pari a +83 mila) e si manifesta per uomini e donne, concentrandosi tra gli over 50 (+264 mila) e i 15-34enni (+175 mila). Nello stesso periodo calano i disoccupati (-4,5%, pari a -140 mila) e gli inattivi (-2,3%, pari a -325 mila).