Le retribuzioni contrattuali orarie a novembre restano ferme su ottobre mentre aumentano dell’1,5% su base annua. Lo rileva l’Istat, aggiungendo che la crescita tendenziale è la più bassa dall’ottobre del 2010, ovvero da oltre un anno, quando si registrò lo stesso dato che risulta il minimo da marzo 1999. Nella media del periodo gennaio-novembre 2011 l’indice è cresciuto dell’1,8% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Con riferimento ai principali macrosettori, a novembre le retribuzioni orarie contrattuali registrano un incremento tendenziale dell’1,9% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che a novembre presentano gli incrementi maggiori rispetto allo stesso mese dell’anno precedente sono: gomma, plastica e lavorazioni minerali non metalliferi e attività dei vigili del fuoco (per entrambi +3,1%). Tutti i comparti della pubblica amministrazione, a eccezione dei vigili del fuoco, registrano, invece, variazioni nulle.
Nel mese di novembre, tra i contratti monitorati dall’indagine, spiega l’Istat, è stato ratificato l’accordo per i dipendenti degli studi professionali.
L’Istituto di statistica fa, inoltre, sapere che l’indice delle retribuzioni orarie contrattuali per l’intera economia, proiettato per tutto l’anno sulla base delle disposizioni definite dai contratti in vigore alla fine di novembre, registrerebbe nel 2011 un incremento dell’1,8%. (FRN)