A settembre 2019 si stima, per le vendite al dettaglio, un aumento congiunturale dello 0,7% in valore e dello 0,8% in volume. Sono in crescita sia le vendite dei beni alimentari (+0,5% in valore e +0,8% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (+0,8% in valore e in volume).Su base tendenziale, a settembre le vendite al dettaglio registrano un aumento dello 0,9% in valore e dello 0,7% in volume.
Diminuiscono le vendite dei beni alimentari (-0,3% in valore e -0,9% in volume), mentre sono in crescita quelle dei beni non alimentari (+1,7% in valore e +2,1% in volume). Lo ha reso noto l’Istat.
Nel terzo trimestre, le vendite al dettaglio aumentano dello 0,5% in valore e dello 0,4% in volume rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, per i beni alimentari alla crescita in valore (+0,2%) non corrisponde un analogo andamento dei volumi (-0,3%), mentre per i beni non alimentari l’aumento riguarda entrambi gli aggregati (+0,6% i valori e +0,8% i volumi).
Nell’ambito dei beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee per i gruppi di prodotti. Gli aumenti maggiori riguardano Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+5,6%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+4,2%). La flessione più marcata si registra per Cartoleria, libri, giornali e riviste (-1,5%).
Rispetto a settembre 2018, il valore delle vendite al dettaglio aumenta dello 0,6% per la grande distribuzione e diminuisce dello 0,4% per le imprese operanti su piccole superfici. In forte crescita il commercio elettronico (+26,3%).
A settembre 2019 “persistono andamenti differenziati delle vendite realizzate dalle diverse forme distributive del commercio al dettaglio.La grande distribuzione continua a crescere, anche se in modo più contenuto rispetto ai mesi precedenti; al contrario, per le imprese operanti su piccole superfici si conferma l’andamento negativo già rilevato lo scorso mese”, è il commento dell’Istat.
E’ il commercio elettronico “a registrare l’incremento più significativo, con una crescita tendenziale pari al 26,3%. Tale valore rappresenta il risultato più elevato degli ultimi due anni: occorre infatti risalire al mese di luglio 2017 per trovare un incremento maggiore (+28%)”.
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