Forte accelerazione dell’inflazione. Secondo le stime preliminari dell’Istat, a maggio l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’1,1% su base annua, in significativa accelerazione rispetto al +0,5% di aprile.
La marcata ripresa dell’inflazione si deve prevalentemente ai prezzi dei beni alimentari non lavorati, la cui crescita tendenziale passa da +0,7% di aprile a +2,4%, e dei beni energetici non regolamentati (da +2,7% a +5,3%). A questi fattori si aggiunge l’inversione di tendenza della dinamica dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da -0,7% a +1,7%); contribuiscono poi, seppur in misura minore, i prezzi dei tabacchi (da +2,8% a +3,4%) e quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,0% a +1,4%).
I prezzi di beni e servizi di grande rilevanza nelle spese quotidiane delle sono cresciuti più di quanto non siano cresciuti in media quelli degli altri prodotti, definendo un quadro di tensioni inflazionistiche per i prodotti ad alta frequenza di acquisto. Tensioni si rilevano anche per prodotti legati alla filiera turistica, quali trasporto aereo, alberghi e pacchetti vacanza internazionali.