A giugno 2011 l’indice del clima di fiducia dei consumatori cala a 105,8 da 106,5 di maggio. Lo annuncia l’Istat precisando che la flessione è dovuta al peggioramento delle opinioni relative al quadro personale e a quello corrente.
In particolare, l’indicatore sul quadro personale scende da 121,5 a 120,1 e mentre quello sul quadro corrente cala da 117,3 a 116,0. Salgono, per contro, gli indici relativi al quadro economico (da 77,8 a 78,5) e al clima futuro (da 93,1 a 93,7). Migliorano, in particolare, le previsioni sulla situazione economica del paese e le aspettative sull’evoluzione del mercato del lavoro, oltre ai giudizi sul bilancio finanziario della famiglia e alle attese a breve termine sulla situazione familiare.
Diventano, invece, più negative le valutazioni presenti e future sul risparmio e i giudizi sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli, mentre le intenzioni di acquisto di beni durevoli segnano un netto recupero.
I giudizi sulla dinamica dei prezzi al consumo rimangono sostanzialmente stabili mentre le previsioni sull’evoluzione futura dell’inflazione registrano un calo rispetto al mese precedente.
La fiducia peggiora, anche se con diversa intensità, in tutte le ripartizioni del Centro-nord, mentre migliora nel Mezzogiorno. (LF)
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