Nel 2014 il debito italiano è salito dal 128,5% del 2013 al 132,1% del Pil, il massimo dal 1995, da quando cioè sono state ricostruite le serie storiche. Lo ha comunicato l’Istat.
In valore assoluto l’indebitamento è di -49.015 milioni di euro, in aumento di circa 1,5 miliardi rispetto a quello dell’anno precedente. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, misurato in rapporto al Pil, è stato pari al -3% a fronte del -2,9% del 2013.
In termini di volume il Pil 2014 ha segnato una diminuzione dello 0,4% (nel 2013 si era registrato un calo dell’1,7%), scendendo al di sotto del livello registrato nel 2000. In termini di valore del Pil ai prezzi di mercato, invece, nel 2014 è stato pari a 1.616.048 milioni di euro correnti, in crescita dello 0,4% rispetto al 2013.
L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, misurato in rapporto al Pil, è stato pari al -3% a fronte del -2,9% del 2013.
Nel 2014 aumenta anche la pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil), risultando pari al 43,5%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al 2013.