Inflazione ferma a dicembre sia rispetto al mese precedente che rispetto allo stesso mese di un anno fa per il forte calo dei beni energetici, carburanti in testa. È quanto riporta l’Istat nelle sue stime provvisorie sull’indice dei prezzi al consumo.
L’inflazione per il 2014 si attesta a +0,2%, in calo di un punto percentuale rispetto al +1,2% del 2013. Si tratta del dato più basso dal 1959 quando l’anno si chiuse con un calo dello 0,4% dei prezzi al consumo.
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l’inflazione di fondo di dicembre sale dal +0,5% di novembre a +0,6% mentre al netto dei soli beni energetici scende da +0,6% a +0,5%.
Da segnalare il calo tendenziale dei prezzi dei carburanti, con la benzina scesa del 7,5% e il gasolio diminuito del 9% segnando le flessioni più consistenti dall’ottobre del 2009.
Rispetto a dicembre 2013 i prezzi dei beni scendono dello 0,8% (il doppio rispetto a novembre) mentre quelli dei servizi accelerano da +0,9% a +1,0%.
I prezzi dei prodotti a più alta frequenza di acquisto scendono dello 0,3% rispetto a novembre e dello 0,5% rispetto a dicembre 2013 (era +0,2% a novembre 2014).
L’inflazione dell’area euro è finita a livelli negativi per la prima volta dal 2009: a dicembre, secondo la stima preliminare di Eurostat, i prezzi al consumo hanno segnato un meno 90,2 per cento su base annua.