Dopo la diminuzione dello scorso trimestre, torna a salire la disoccupazione in Italia. Secondo quanto reso noto dall’Istat, infatti, nei primi tre mesi dell’anno il tasso di disoccupazione è aumentato di 0,1 punti in termini congiunturali, portandosi così all’11,1%, ma presenta una diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In calo invece il tasso di inattività, che scende al 34,4% (-0,1 punti) in tre mesi.
Nel confronto tendenziale, per il quarto trimestre consecutivo prosegue la diminuzione dei disoccupati (-135 mila in un anno, -4,3%) che interessa entrambi i generi e in circa nove casi su dieci riguarda i giovani 15-34enni. La riduzione degli inattivi di 15-64 anni (-87 mila, -0,6%) è dovuta esclusivamente alle donne ed è concentrata nel Mezzogiorno.
Sempre nel primo trimestre 2018, l’Istat rileva che l’occupazione, stimata dalla rilevazione sulle forze di lavoro, pari a 23 milioni 81 mila persone al netto degli effetti stagionali, è sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente (+9 mila); la crescita nel Nord (+0,1%) e nel Mezzogiorno (+0,2%) è compensata dalla diminuzione nel Centro (-0,3%).
Il tasso di occupazione è stabile al 58,2%, a sintesi della crescita per i 15-34enni (+0,3 punti) e i 50-64enni (+0,1 punti) e del calo per i 35-49enni (-0,2 punti).
La stabilità congiunturale del numero di occupati è il risultato di un ulteriore incremento dei dipendenti a tempo determinato (+69 mila, 2,4%) a fronte del calo del tempo indeterminato (-23 mila, -0,2%) e degli indipendenti (-37 mila, -0,7%).
La dinamica tendenziale mostra una crescita di 147 mila occupati (+0,6% in un anno), circoscritta ai dipendenti a termine (+385 mila) a fronte del calo di quelli a tempo indeterminato e degli indipendenti. Per il quattordicesimo trimestre consecutivo aumentano gli occupati a tempo pieno mentre il tempo parziale diminuisce per la seconda volta, dopo una crescita ininterrotta dal 2010. Sulla base dei dati di flusso, a distanza di dodici mesi, si stima un aumento delle trasformazioni da tempo parziale a tempo pieno, soprattutto per quanti svolgevano un part time involontario. Nel primo trimestre 2018 prosegue la crescita dell’occupazione e del relativo tasso per i giovani di 15-34 anni, verificatasi a livello sia congiunturale sia tendenziale.
L’aumento dell’occupazione, diffuso per genere e ripartizione, è più intenso per le donne e nel Mezzogiorno.
Per quanto riguarda le persone in cerca di occupazione, nel primo trimestre 2018 se ne stima la presenza di 1 milione 738 mila persone da almeno 12 mesi (-20 mila, -1,1%); l’incidenza di questo gruppo sul totale dei disoccupati sale però al 57,9% (+1,9 punti in un anno) in ragione della diminuzione più intensa del numero di disoccupati di breve durata (-8,5%).
Nella ricerca di lavoro continua a prevalere l’uso del canale informale (84%, +1,2 punti); seguono l’invio di curriculum (68,2%, +1,4 punti) e la ricerca tramite internet (59,9%, +2,3 punti). Benché meno frequenti, aumentano quanti dichiarano di aver sostenuto un colloquio di lavoro (24,8%, +2,2 punti) e/o contattato il centro per l’impiego (24,1%, +1,6 punti).
Ininterrotta da dodici trimestri, prosegue a ritmi più intensi la riduzione del numero di scoraggiati (-187 mila in un anno, -11,2%), la cui incidenza sul totale degli inattivi di 15-64 anni scende all’11,1% (-1,3 punti in un anno). Dai dati di flusso, aumentano le transizioni dallo scoraggiamento verso l’occupazione (8,7%, +1,3 punti in un anno), soprattutto tra i giovani di 25-34 anni (15,9%, +6,2 punti) e gli uomini (13,8%, +1,7 punti),
Negli altri casi di inattività, soprattutto per le donne, prosegue la riduzione tendenziale delle persone ritirate dal lavoro o non interessate a lavorare; in aumento invece quanti non hanno cercato lavoro per motivi familiari, di studio o perché in attesa degli esiti di passate azioni di ricerca.