L’inflazione sale al 3,3% a giugno contro il 3,2% registrato a maggio. Lo rende noto oggi (13 luglio) l’Istat, diffondendo i dati sui prezzi al consumo del mese scorso. L’aumento è stato pari allo 0,2%. Nel particolare, la spinta arriva dal rialzo dei beni alimentari non lavorati. Grave rincaro del carrello della spesa, che aumenta del 4,4% annuo per i prodotti acquistati con maggiore frequenza.
L’Istituto rileva ribassi per i prezzi di tutti i carburanti: la benzina cala del 2,5% su maggio, con il tasso di crescita tendenziale che, pur mantenendo la doppia cifra, frena al 16% (dal +17,8% di maggio). Quanto al prezzo del gasolio per mezzi di trasporto scende del 2,3% in termini congiunturali e rallenta al 18,8% su base annua, rispetto al 19,2% del mese precedente.
Considerando solo i beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo sale al 2,3% contro il 2,1% nel mese precedente. Su base annua i prezzi dei beni crescono del 4,2%, dal 4% del mese precedente, quello dei prezzi dei servizi si porta al 2% (era +2,1% a maggio).
I beni alimentari non lavorati salgono dell’1,5%. Al contrario, si rileva una flessione su base mensile dei beni energetici non regolamentati pari al 2,6%.