Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, in occasione della festa della donna: “Il mio auspicio è che l`8 marzo rappresenti la scintilla per rilanciare l’impegno a lavorare alla partecipazione della donna a tutti i livelli. Dobbiamo superare, culturalmente, il concetto delle quote di genere e perseguire l’equilibrio di genere”. Ad affermarlo Gardini rivendica i numeri dell’associazione: “avere il 59,6% di donne occupate sui 550.000 addetti delle nostre 20.000 cooperative è un segno di modernità sociale della cooperazione che rappresenta una risposta reale e concreta al tema del lavoro, di risposta ai bisogni dei territori e delle comunità. La funzione innovatrice della cooperazione è confermata, inoltre, dalla presenza delle donne nella governance delle cooperative, ben il 25,3%, rispetto al 14% delle imprese di capitali, si ha dalla composizione della nostra base sociale, dove 4 soci su 10 sono donne”. “La disoccupazione, giovanile e femminile in particolar modo, tocca, mese dopo mese, picchi drammatici. Occorre migliorare l`accesso delle donne al mondo del lavoro e ai ruoli di governance e dar vita, ha proseguito Gardini, a efficaci politiche di conciliazione. Non è solo questione di genere è fattore di sviluppo di un Paese e di competitività delle sue imprese”.
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