Il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron hanno firmato questa mattina a Roma il ‘Trattato del Quirinale’, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Il trattato firmato stamani segna un momento storico nelle relazioni tra Francia e Italia che consolidano ulteriormente la loro vicinanza, i loro legami commerciali, politici, diplomatici, culturali. Da oggi siamo ancora più vicini”, ha detto Draghi, ringraziando in modo particolare Mattarella. “Questo Trattato consacra un nuovo capitolo e consentirà di costruire su basi storiche una casa franco-italiana, un nuovo capitolo storico che apriamo nei nostri rapporti”, ha aggiunto Macron. A suggellare la nuova ‘alleanza’, c’è stato una lunga stretta di mano tra i tre leader, mentre le Frecce tricolori hanno sorvolato il Quirinale disegnando i colori delle due bandiere.
Nel trattato (valido a tempo indeterminato e composto di 12 articoli) Italia e Francia ribadiscono la loro “comunità di destini” fondata sui “valori di pace e sicurezza, rispetto della dignità umana, dei diritti umani e delle libertà fondamentali, della democrazia, dell`eguaglianza e dello Stato di diritto” nell’ottica di una “società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità di genere”. I due Paesi richiamano “la loro adesione al multilateralismo e ad un ordine e a relazioni internazionali che si basano sul diritto e sull`Organizzazione delle Nazioni Unite” e il loro “impegno storico e costantemente riaffermato a favore dell`unità europea” per “un`Europa democratica, unita e sovrana per rispondere alle sfide globali”.
Per far questo i due Paesi “s`impegnano a sviluppare il loro coordinamento e a favorire la sinergia tra le rispettive azioni a livello internazionale” e si “consultano regolarmente con l`obiettivo di stabilire posizioni comuni e di agire congiuntamente”. In particolare riconoscendo il Mediterraneo come loro “ambiente comune”, Italia e Francia “sviluppano sinergie e rafforzano il coordinamento su tutte le questioni che influiscono sulla sicurezza, sullo sviluppo socio-economico, sull`integrazione, sulla pace e sulla tutela dei diritti umani nella regione, e sul contrasto dello sfruttamento della migrazione irregolare”.
In ambito di sicurezza e difesa, “s`impegnano a promuovere le cooperazioni e gli scambi sia tra le proprie forze armate, sia sui materiali di difesa e sulle attrezzature, e a sviluppare sinergie ambiziose sul piano delle capacità e su quello operativo” e “si consultano regolarmente sulle questioni trattate rispettivamente dall`Unione Europea e dalla Nato”. Inoltre “sviluppano la cooperazione nel settore dell`accrescimento di capacità d`interesse comune”, si impegnano “a rafforzare la cooperazione tra le rispettive industrie di difesa e di sicurezza, promuovendo delle alleanze strutturali” e “rafforzano la collaborazione nel settore spaziale”.
Italia e Francia, si legge ancora nel Trattato, “agiscono insieme per un`Europa democratica, unita e sovrana e per lo sviluppo dell`autonomia strategica europea e “si consultano regolarmente e a ogni livello in vista del raggiungimento di posizioni comuni sulle politiche e sulle questioni d`interesse comune prima dei principali appuntamenti europei”.
In materia di migranti, Italia e Francia “s`impegnano a sostenere una politica migratoria e d`asilo europea e politiche d`integrazione basate sui principi di responsabilità e di solidarietà condivise tra gli Stati membri, e che tengano pienamente conto della particolarità dei flussi migratori verso le loro rispettive frontiere, marittime come terrestri” e per questo i Ministeri degli Affari Esteri e dell`Interno “istituiscono un meccanismo di concertazione rafforzata, con riunioni periodiche su asilo e migrazioni”. Anche sulla giustizia, Italia e Francia si impegnano “ad approfondire la cooperazione tra le rispettive amministrazioni giudiziarie” costituendo “un foro di consultazione regolare” a livello ministeriale.
In materia di collaborazione economica sono incoraggiati “gli scambi tra i rispettivi attori economici, garantendo la promozione di una crescita equa, sostenibile e inclusiva” con “progetti congiunti per lo sviluppo di startup, piccole e medie imprese o grandi imprese”, anche con un Forum di consultazione fra i Ministeri competenti per l`economia, le finanze e lo sviluppo economico, che si riunirà con cadenza annuale. L’intesa sottolinea anche “l`importanza di garantire delle condizioni di lavoro e di retribuzione dignitose a tutti i lavoratori” con “un salario minimo adeguato” e “una piena parità tra uomini e donne”.
Italia e Francia, poi, “riconoscono l`importanza della loro cooperazione bilaterale nella costruzione dell`Europa dello spazio” e per “migliorare le loro capacità di operare congiuntamente nello spazio” entrambi “sviluppano e promuovono la cooperazione bilaterale a livello industriale, scientifico e tecnologico, in particolare nel quadro dell`Unione Europea e dell`Agenzia Spaziale Europea”.
Nei settori dell`istruzione e della formazione, dell`istruzione superiore, della ricerca e dell`innovazione, Roma e Parigi “s`impegnano a favorire la mobilità tra i due Paesi in tutti questi settori, in particolare attraverso il programma europeo Erasmus+”. Proprio per quanto riguarda i giovani, sarà lanciata “una strategia comune” per “incoraggiare l`impegno e la mobilità”, anche istituendo “un programma di volontariato italo-francese intitolato ‘servizio civile italofrancese’.
Nell’ambito della cooperazione transfrontaliera, i due Paesi si impegnano “a facilitare la vita quotidiana degli abitanti di questi territori”, ad approfondire “la loro cooperazione in materia di sicurezza” e a favorire “lo sviluppo sempre più integrato di una rete di trasporti transfrontaliera ferroviaria, stradale e marittima”.
Per verificare l’attuazione del Trattato ed esaminare “ogni questione prioritaria d`interesse reciproco”, ogni anno si terrà un vertice intergovernativo. Inoltre, “un membro di Governo di uno dei due Paesi prende parte, almeno una volta per trimestre e in alternanza, al Consiglio dei Ministri dell`altro Paese”.
tn