“Ogni rallentamento nel processo di riduzione del debito pubblico sarebbe motivo di preoccupazione”.
È uno dei rilievi che la Commissione Ue indirizza all’Italia nel rapporto sull’attuazione dei Grandi Orientamenti di politica economica (GOPE) per il 2001 approvato oggi.
Nel capitolo riservato all’Italia (10 pagine), l’esecutivo Ue passa in rassegna la situazione di finanza pubblica e le questioni strutturali. “L’Italia – sottolinea il documento – dovrà prestare particolare attenzione all’evoluzione della spesa sanitaria, che negli ultimi anni ha sistematicamente sfondato le previsioni, ed alle conseguenze del decentramento fiscale”.
Il rapporto si sofferma inoltre sulla necessità di accelerare le riforme della previdenza e dei mercati del lavoro.
“Sebbene le riforme pensionistiche degli anni Novanta abbiano aiutato a contenere la crescita della quota di spese legate all’invecchiamento della popolazione e le recenti proiezioni suggeriscano che il bilancio può assorbire tali pressioni senza squilibri – osserva la Commissione – ciò dipende in modo cruciale dalla capacità dell’Italia di mantenere ampi avanzi primari nel lungo termine e di aumentare in modo significativo i tassi di partecipazione della forza lavoro. Inoltre, quelle spese assorbiranno comunque una larga parte della spesa corrente nei prossimi anni. Tutto questo – sottolinea la Commissione – mette in evidenza la necessità di accelerare l’attuazione delle riforme delle pensioni e dei mercati del lavoro e la riduzione del debito pubblico”.
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