La Cgil ribadisce l’importanza di una riforma degli ammortizzatori sociali, dela sperimentazione di un contratto a tutele progressive che cancelli le tipologie di lavoro atipiche, di un cambiamento della riforma Fornero sulle pensioni e di una norma sulle dimissioni in bianco.
I problemi evidenziati dal rapporto annuale Istat 2014, afferma la confederazione in una nota, sono gli stessi che la Cgil ha assunto nel corso degli ultimi mesi come prioritari: “La crescita della precarizzazione dei rapporti di lavoro negli ultimi 5 anni per l’incertezza dovuta alla crisi; la difficoltà di collocazione dei lavoratori over 50 e delle lavoratrici madri; la ripresa dell’emigrazione giovanile, in particolare qualificata; e la crescita dei lavoratori poveri, in particolare donne”.
“Ci vuole disponibilità al dialogo e una volontà politica che sia orientata dal principio di ‘fare presto’ ma soprattutto di ‘fare il meglio’. A partire dalla garanzia giovani e dalla riforma degli ammortizzatori, c’è bisogno del lavoro di tutti, governo, regioni e parti sociali, per dare risposte ad emergenze non rinviabili e che facciano fare uno scatto in avanti al paese, senza che nessuno venga lasciato solo”, conclude la nota dell Cgil.