Le risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga sono già esaurite. A lanciare l’allarme è la Cisl Lombardia, che sollecita il neo-presidente della Regione, Roberto Maroni, a fare pressing sul ministro Fornero affinché ripartisca le ulteriori risorse già stanziate dalla Finanziaria. In assenza di risposte concrete in tempi brevi, la Cisl lombarda è pronta alla mobilitazione. Gli 87 milioni ripartiti in queste settimane dal ministero del Lavoro alla Regione per finanziare cassa integrazione e mobilità in deroga, infatti, non solo non permettono di arrivare a coprire il primo semestre 2013 come era nelle intenzioni, ma non coprono nemmeno le circa 6mila domande di aziende che in questi primi mesi dell’anno stanno arrivando negli uffici delle Province e della Regione. “Tutti gli indicatori concreti ci dicono, al contrario di quanto dichiarato ieri dall’Inps nazionale, che la cassa in deroga è in netto aumento, così come la mobilità in deroga, che copre i tantissimi lavoratori licenziati delle piccole aziende – afferma Gigi Petteni, segretario generale della Cisl Lombardia -. La situazione è grave e nel giro di pochi giorni può e deve essere risolta: al nuovo presidente della Regione, Roberto Maroni, chiediamo di cominciare ad operare subito con determinazione nel proprio ruolo, anteponendo la soluzione dei problemi concreti dei lavoratori alle alchimie dei partiti per formare la Giunta regionale”. “Non possiamo lasciare decine di migliaia di lavoratori senza sostegno – aggiunge Petteni -. Il presidente deve intervenire subito sul ministro Fornero e ottenere per la Lombardia le risorse necessarie per continuare a coprire gli ammortizzatori fino a giugno”.
Il segretario generale della Cisl lombarda lancia poi un appello ai consiglieri regionali uscenti: “La situazione è drammatica e la classe politica regionale si appresta a ricevere buonuscite da capogiro – afferma Petteni -. E’ indecente, se paragonato al fatto che i lavoratori normalmente non ricevono più di una mensilità all’anno”. “In questa drammatica situazione di crisi – conclude – invitiamo i consiglieri regionali uscenti a dare un segnale di decenza, rinunciando alle loro ricche liquidazioni per sostenere il finanziamento della cassa per chi è senza lavoro”.

























