di Michele Magno
Al centro dei ragionamenti e delle analisi dell’autore vi è il rapporto non risolto tra lavoro e sviluppo, tra innovazione e giustizia sociale, nelle diverse culture politiche del riformismo italiano. Abbiamo alle spalle un decennio che ha messo in discussione la capacità del lavoro di mantenere le antiche promesse di sicurezza, di cittadinanza, di reddito; che ha messo in crisi il compromesso fordista tra sicurezza e subordinazione del lavoro; che ha scompaginato sistemi di impresa, di relazioni industriali, di welfare. Si è svalutato il lavoro, non potendo più svalutare la moneta, e si è sviluppata un’offensiva conservatrice che ha spiazzato il campo riformista. Il problema del lavoro interroga dunque oggi, insieme al riformismo, il sindacato, li interroga sui loro fondamenti sociali, i loro valori, le loro prospettive strategiche.