L’Unione Europea sta ultimando una nuova “dichiarazione comune” in cui si chiede la rapida convocazione di nuove elezioni in Venezuela, in mancanza delle quali numerosi Stati membri potrebbero decidere di riconoscere il leader dell’opposizione, Juan Guaidò, come “presidente ad interim” del Paese: lo hanno reso noto fonti diplomatiche.
“Vogliamo che le elezioni siano convocate immediatamente e fissate per un futuro prossimo”, hanno spiegato le fonti al termine di una riunione degli ambasciatori avvenuta a Bruxelles, “parliamo di giorni e non di settimane”.
La proposta di legare il riconoscimento di Guaidò al mancato svolgimento delle elezioni era stata lanciata dal premier spagnolo Pedro Sanchez, e ha già incassato l’adesione di diversi Paesi membri fra cui la Germania.
Guaidò si è autoproclamato “presidente ad interim” del Paese nel corso di una manifestazione dell’opposizione, due giorni fa: ha immediatamente ricevuto il riconoscimento di quasi tutti i Paesi latinoamericani (ad eccezione di Bolivia e Messico) e dell’Amministrazione Trump; Russia, Cina, Turchia e Cuba hanno invece ribadito il proprio sostegno al presidente Nicolas Maduro.
TN