Giuseppe Orizio – Segretario nazionale Fiba Cisl
Lo scorso 5 dicembre è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo tra sindacati e aziende del Gruppo Banca Intesa, relativa alla procedura prevista dal contratto nazionale per le riorganizzazioni e le ristrutturazioni che comportano tensioni occupazionali. Banca Intesa aveva infatti avviato il 2 ottobre la procedura contrattuale ipotizzando un taglio di costi per 500 milioni di euro pari ad una riduzione degli organici di 7800 unità solo per l’Italia. A seguito della dismissione di alcune banche estere (12.300 addetti), gli organici complessivi del Gruppo, secondo il piano d’impresa, avrebbero dovuto passare da 74.800 nel 2002 a 54.700 nel 2005.
L’accordo, che è un accordo quadro, dal quale devono discendere intese aziendali nelle prossime settimane, per la Fiba Cisl, è una buona intesa, che accoglie sostanzialmente gran parte delle richieste avanzate dalla nostra organizzazione. La delegazione trattante della Fiba Cisl è sempre stata compatta e determinata nel raggiungere l’accordo sulla base dei mandati ricevuto dagli organismi.
Abbiamo deciso di accettare la sfida per contribuire a rilanciare questo Gruppo i cui risultati negativi sono a conoscenza di tutti anche senza essere degli esperti in analisi finanziarie. Quando un’azienda va in crisi, ed il Gruppo Banca Intesa lo è anche a seguito di scelte imprenditoriali discutibili e non sempre appropriate, i primi a pagarne le conseguenze non sono purtroppo coloro che hanno sbagliato, ma prevalentemente i lavoratori. La nostra scelta, anche attraverso l’accordo sottoscritto, è stata di non farci carico della sola riduzione dei costi, trovando le risposte adeguate sul fronte della riduzione degli organici, ma anche, e con maggiore convinzione e determinazione, per favorire quell’incremento dei ricavi ed il miglioramento organizzativo e qualitativo che devono dare concretezza al rilancio complessivo del Gruppo, tale da prevedere, anche se nei tempi opportuni, un incremento occupazionale.
L’accordo è un buon punto di equilibrio tra le esigenze di chi dovrà lasciare l’azienda con le regole e gli strumenti che il settore creditizio si è dato, e quelle di coloro che in azienda rimangono.
I contenuti dell’Accordo
L’accordo coinvolge tutte le aziende del Gruppo Intesa e prevede una serie di strumenti che potranno essere adottati dalle singole aziende per raggiungere gli obiettivi predeterminati di contenimento del costo del lavoro.
Gli strumenti adottabili sono: Fondo di solidarietà; part-time; vap (Valore Aggiunto Procapite) o premio di produttività; contenimento prestazioni straordinarie. Lo strumento principale è il Fondo di solidarietà, come previsto dal D.M. 28.4.2000 n. 158 che prevede l’erogazione di un assegno straordinario per un periodo massimo di 60 mesi.
Nel corso della trattativa ci sono stati momenti di forte tensione: ricordiamo infatti le disdette dei contratti e accordi aziendali di Intesa, di Iss e di Igc, nonché dell’accordo di fusione del 13 aprile 2001.
Con riferimento alle posizioni di partenza dell’azienda, la trattativa ha portato ad alcuni importanti risultati, sia sotto il profilo dei numeri,sia dei contenuti. Nel merito, il documento siglato prevede:
Per il personale in uscita
· L’abbattimento delle iniziali 7.800 uscite previste nel piano di Impresa a 6.900 (-900 persone). Di queste: 5.700 di IntesaBci-Igc-Iss e 1.200 delle società del Gruppo.
· Il ricorso al Fondo di Solidarietà avverrà con carattere di gradualità in relazione alle esigenze e agli obiettivi specifici di ciascuna azienda del Gruppo con effetto dal 1 aprile 2003, 1 luglio 2003, 1 aprile 2004, 1 aprile 2005. Va ricordato che il Fondo prevede l’erogazione di un assegno pari al netto della pensione che il lavoratore percepirà al momento in cui avrà diritto all’erogazione della pensione Ago. Il costo del Fondo è ad esclusivo carico delle aziende.
· Dopo i lavoratori che hanno già maturato i requisiti pensionistici, viene favorita preliminarmente la volontarietà che sarà esercitata dagli interessati che maturano il diritto all’erogazione della pensione entro 60 mesi, nei termini e alle condizioni aziendalmente concordate. Qualora non si raggiungessero i numeri minimi di uscita concordati per ogni scadenza, ad iniziativa aziendale saranno collocati nel fondo i più prossimi alla maturazione dei requisiti pensionistici, sempre entro i 60 mesi.
· Erogazione di un incentivo per le uscite volontarie pari ad 1/13,5 di annualità (all’incirca una mensilità) ai lavoratori che presenteranno domanda di accesso al Fondo entro 45 giorni dalla data di apertura dei termini;
· Garanzia rispetto ad eventuali modifiche legislative in materia pensionistica;
· Mantenimento dell’iscrizione alla cassa sanitaria alle medesime condizioni dei dipendenti in servizio fino alla maturazione dei requisiti Ago (finestra).
· Corresponsione di un importo complessivo attualizzato del contributo aziendale mensile relativo ai Fondi di previdenza, fino alla maturazione del requisito Ago (finestra).
· Nei confronti degli iscritti al Fondo pensioni Mediocredito, analogamente a quanto previsto per gli altri fondi, l’importo individuale viene convenzionalmente definito sulla base dell’aliquota contributiva (versata dall’azienda nel 2002 al fondo medesimo) applicata sull’ultima retribuzione mensile percepita dall’interessato; detto importo moltiplicato per il numero dei mesi attualmente previsto, per ciascuno degli interessati , per l’erogazione dell’assegno di sostegno al reddito sarà attualizzato in base al tasso ufficiale di riferimento vigente alla data di sottoscrizione dell’accordo 5.12.02.
Costo del Lavoro
· Incentivazione del part-time e possibilità di far confluire le ore di lavoro supplementare nella banca delle ore per il relativo utilizzo secondo le modalità in uso per il personale a tempo pieno.
· Limitazione del ricorso al lavoro straordinario con recupero obbligatorio delle prestazioni aggiuntive dalla 51^ alla 100^ ora, che dovranno obbligatoriamente confluire nella banca delle ore.
Formazione
· Nei casi di cambiamento di mansioni/attività saranno predisposti adeguati percorsi di addestramento e formazione necessari per la riqualificazione.
· I programmi dettagliati di formazione saranno confrontati preventivamente tra le parti contraenti sa livello di ogni singola azienda.
Relazioni Industriali
L’accordo prevede inoltre un “adeguato livello di relazioni industriali” con momenti di consultazione e confronto sia a livello centrale che periferico, tenendo conto delle dimensioni organizzative delle singole Società. Sono previsti momenti di confronto sul piano industriale nell’ambito di un “Comitato di Consultazione” costituito tra delegazioni sindacali di Gruppo e Azienda.
Allo scopo di favorire la conoscenza dello stato di avanzamento delle previsioni dell’accordo, le parti, intendendo prevedere la realizzazione di specifici momenti di consultazione e di approfondimento, hanno deciso di incontrarsi con cadenza annuale rispettivamente nei mesi di ottobre 2003, ottobre 2004, anche allo scopo di effettuare l’apposita verifica circa il raggiungimento degli obiettivi di cui al piano d’impresa.
Le parti potranno comunque dar corso alla consultazione e agli approfondimenti ritenuti opportuni, nelle apposite riunioni da convocarsi a richiesta di una delle stesse.
Previsioni specifiche per IntesaBci-Igc-Iss
Occupazione
· Per IntesaBci lo scaglionamento delle uscite avverrà secondo le seguenti finestre:
Anno 2003: 2600 così ripartite: 1 aprile almeno 1.300 dipendenti; 1 luglio i restanti fino a 2600; 1 aprile 2004: 2500 uscite; 1 aprile 2005: 600 uscite.
Premio Aziendale
· erogazione di un importo a titolo di premio aziendale di euro 258 relativo all’esercizio 2002;
· per gli esercizi 2003 – 2004, come previsto dal Ccnl, le parti si incontreranno, per definire i parametri volti all’erogazione del premio aziendale secondo le regole del Contratto Nazionale e tenendo conto degli obiettivi del Piano d’Impresa.
Mobilità
· mantenimento fino al 31/12/2003 dell’attuale accordo sulla mobilità derivante dall’intesa del 13/4/2001.
Contrattazione Integrativa Aziendale
· L’azienda ha inviato una lettera con la quale vengono prorogati i contratti integrativi in atto fino al 31 dicembre 2004
Azionariato dei dipendenti
· le OO.SS., unitamente all’azienda, non prima dell’ottobre 2004, valuteranno la concreta percorribilità di ipotesi che possano favorire l’acquisizione di quote azionarie da parte del personale, secondo criteri, modalità e condizioni coerenti con il quadro complessivo delle compatibilità aziendali.
All’accordo quadro sottoscritto a livello di gruppo Intesa seguiranno accordi per ogni singola azienda del Gruppo. Entro 30 giorni in ogni banca e società, Sindacato e azienda si incontreranno per l’applicazione dell’accordo quadro e per individuare gli strumenti da utilizzare. Per la Capogruppo IntesaBci sono già stati definiti i numeri degli esodi e gli altri strumenti da adottare per conseguire gli obiettivi del piano industriale.