“Attendiamo sempre che un vero tavolo di confronto possa affrontare con serietà il tema dei lavoratori in esodo, mobilità, cassa integrazione straordinaria, licenziati in prosecuzione volontaria, ai quali tutti va data una risposta che restituisca certezze e serenità”. Lo afferma Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil commentando le anticipazioni giornalistiche sulle ipotetiche soluzioni allo studio del ministero del lavoro.“Nel frattempo – spiega – sarebbe utile evitare propaganda ed improvvisazioni, indicando soluzioni palesemente inconsistenti, quali il ritorno al lavoro, poiché non ci risulta che il governo abbia stipulato un accordo in tal senso con il sistema delle imprese né che abbia deciso di riaprire con decreto le aziende chiuse ed i piani di ristrutturazione realizzati”.
“Non convincono neppure – dice ancora la dirigente della Cgil – le cosiddette corsie preferenziali perché ciò significa non avere proprio a mente qual è la reale condizione del Paese sul terreno dell’occupazione, significa innescare pericolose guerre tra poveri e far prendere alle decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici coinvolte una ” corsia” verso il nulla”.
“Bisogna avere l’umiltà di riconoscere – conclude – che si è fatto un errore madornale con una riforma sbagliata, senza flessibilità e senza gradualità, che ha scaricato solo sul lavoro il peso della manovra sul debito, e che ci sono tutti i margini per reperire, dove ci sono, a partire dalle altissime pensioni in essere, nonché dall’immenso risparmio realizzato con la riforma stessa, le risorse necessarie a sanare la situazione assurda che si è determinata dando la necessaria risposta previdenziale a tutta la platea interessata e non solo a quella conteggiata dal ministro”. (LF)
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