“L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne ha un’idea autoritaria dell’impresa che non porta frutti”. È quanto ha affermato il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini a proposito delle dichiarazioni del manager secondo le quali “se continuiamo a vivere di soli diritti di diritti moriremo”. “Sarebbe necessario – ha detto in una conferenza stampa – tornare ai prodotti. Marchionne ha un’idea autoritaria di gestione che non sempre ha portato frutti”. In particolare la Fiom sottolinea che il piano della Fiat per Mirafiori “sta continuando a slittare” e che per lo stabilimento si prevedono “montagne di cassa integrazione”.
Landini ha poi annunciato che di aver scritto una lettera a Fim e Uilm per chiedere che si faccia un nuovo contratto unitario dei metalmeccanici. “Verifichiamo – ha detto – le condizioni per la stipula di un contratto di categoria unitario e condiviso”. “Vogliamo vedere – ha aggiunto – se ci sono le condizioni per applicare le regole dell’accordo del 28 giugno 2011 anche alla nostra categoria. Il nostro obiettivo è fare un contratto unitario”.
In particolare Landini chiede che si possano certificare gli iscritti e che si eleggano le Rsu, come accade nel pubblico impiego, (al momento nel settore privato i 2/3 dei delegati sono eletti in proporzione ai voti ottenuti e un terzo spettano solo ai firmatari dei contratti collettivi).
Su Fiat, la Fiom chiede a Fim e Uilm di interrompere il processo elettorale in corso per le Rsa (le rappresentanze sindacali) nel Gruppo Fiat per mettere a punto “un sistema di regole condiviso”. “È un elezione importante – ha detto il segretario generale della Fiom- e vogliamo partecipare”.
Il sindacato non ha firmato il nuovo contratto di lavoro Fiat e teoricamente non ha diritto alla nomina delle Rsa negli stabilimenti del Gruppo. “Ci sono – ha aggiunto – 61 cause promosse dalla Fiom contro la Fiat per comportamento anti sindacale”. “Nella sentenza sulla Magneti Marelli a Bologna – ha spiegato – c’è una condanna per comportamento antisindacale e si riconoscono alla Fiom Cgil i diritti previsti dallo statuto dei lavoratori è in particolare il diritto a costituire le Rsa”. “Il rischio – ha sostenuto – nel procedere alle elezioni senza i metalmeccanici della Cgil è che in caso di sentenze favorevoli alla Fiom il voto sia annullabile”.
La Fiom accusa poi il governo di “vuoto d’azione” sulla politica industriale e in particolare sui principali gruppi metalmeccanici del Paese, Fiat e Finmeccanica.
“Siamo preoccupati – ha detto il segretario generale – che l’assenza di piani industriali porti alla scomparsa di pezzi di industria e di migliaia di posti di lavoro”. In particolare Landini è tornato a chiedere al premier Mario Monti di “togliere dal tavolo le modifiche all’articolo 18 e di affrontare invece il tema delle prospettive industriali del Paese con la convocazione di un tavolo sull’industria della mobilità”.
“Se Monti e Marchionne si sono me quasi d’accordo per farci diventare il Messico d’Europa – ha detto il segretario nazionale Giorgio Airaudo – ce lo dicano”. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu