“L’apertura del ministro del Lavoro, Marina Calderone, sul tema della sicurezza, che ieri nell’informativa alle Camere si è detta disponibile a dialogare con le parti sulla base di proposte concrete, non scongiurerà lo sciopero di Cgil e Ui”l. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine dell’assemblea dei delegati e rappresentanti per la sicurezza delle due confederazioni.
“No – ha affermato Landini – finora i confronti sono stati finti e hanno già presentato un decreto che sta discutendo il Parlamento che non è stato oggetto di un confronto preventivo e di una trattativa. Le nostre piattaforme presentate da un anno e mezzo non sono state oggetto di discussione. Finora trattative vere non ci sono state. C’è da cambiare radicalmente questo provvedimento”.
Landini ha poi ricordato che “stanno introducendo una patente a crediti, che è una finta. Se un’azienda perde venti punti perché ha un incidente e può fare un corso di formazione per continuare a lavorare allora è una presa in giro. E poi è solo per il settore edile, noi lo chiediamo per tutti. Non chiediamo il ripristino della legga del 2003 sulla parità di trattamento economico per l’intera filiera”. Il numero uno della Cgil ha aggiunto che con il Governo “sono incontri finti. Vale anche per il fisco. E’ il momento di sostenere queste proposte con la mobilitazione, anche con lo sciopero”.
In relazione all’assenza della Cisl alle iniziative di mobilitazione e sciopero sul tema della sicurezza sul lavoro il numero uno della confederazione di Corso d’Italia ha precisato come “un anno e mezzo fa abbiamo presentato una piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil sulla sicurezza. Non abbiamo avuto alcuna risposta e i morti continuano ad aumentare. E’ il momento di sostenere la mobilitazione. Se poi qualcuno si è preso un colpo di fulmine per il Governo mi dispiace molto per lui. Noi dobbiamo rispondere ai bisogni che le persone hanno e andremo avanti”. Così il
Landini ha sottolineato che “non c’è alcuna polemica, siamo coerenti con quanto chiesto. Il Governo non dà risposte, anzi fa leggi che vanno nella direzione opposta. Coerentemente portiamo avanti questa battaglia nell’interesse dei lavoratori e del Paese”.
tn